Entrata del Kodak Theatre a Los Angeles |
Siamo già
in aria di Oscar, settembre-ottobre sono mesi caldi per i tanti Paesi
che sognano (come il nostro) di portare una propria pellicola in quel
mondo sfarzoso e capitalista chiamato America. Come ogni anno a fine
febbraio, giorno più giorno meno, la giuria composta dai membri
scelti dell'Academy Awards, si riunisce per votare le varie categorie
come Miglior Film, Miglior Regia o Miglior Interpretazione, che sia
maschile o femminile, protagonista o non protagonista. Quest'anno,
prima volta nella storia, però c'è una novità. Non è una novità
sostanziale, come quella accaduta qualche anno fa che aggiunge carne
al fuoco per la massima categoria, passando da 5 a 10 titoli, ma una
novità per stare al passo coi tempi, anche se già c'è chi,
tradizionalisti estremisti (ma più che capibili), si trova in
disaccordo.
Interno del Kodak Theatre |
Il direttore
operativo dell'Academy of Motion Pictures Arts and Sciences, Ric
Robertson, ha deciso di dare una sferzata al metodo di giudizio,
passando dal tradizionale ed inossidabile cartaceo, ad un più
tecnologico utilizzo del computer. Questa non è una decisione ferrea
ed obbligatoria, ma un potenziale passaggio di consegne. Ai membri
verrà dunque offerta la possibilità di votare o tramite un computer
o tramite il buon vecchio foglio di carta, corredato di penna, ma
Robertson si auspica che questo nuovo metodo possa essere accolto
dalla maggior parte della giuria “Il nostro obbiettivo è che la
maggioranza dei votanti abbracci questo metodo elettronico”. Sembra
quindi che non ci sia più spazio per la tradizione e la nostaglia,
il foglio di carta probabilmente verrà riposto in un cassetto di
fianco alla pellicola, altro must ormai in via di disuso.
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