Oscar 2013: cambio di rotta, si passa dal cartaceo all'elettronico

Entrata del Kodak Theatre a Los Angeles

Siamo già in aria di Oscar, settembre-ottobre sono mesi caldi per i tanti Paesi che sognano (come il nostro) di portare una propria pellicola in quel mondo sfarzoso e capitalista chiamato America. Come ogni anno a fine febbraio, giorno più giorno meno, la giuria composta dai membri scelti dell'Academy Awards, si riunisce per votare le varie categorie come Miglior Film, Miglior Regia o Miglior Interpretazione, che sia maschile o femminile, protagonista o non protagonista. Quest'anno, prima volta nella storia, però c'è una novità. Non è una novità sostanziale, come quella accaduta qualche anno fa che aggiunge carne al fuoco per la massima categoria, passando da 5 a 10 titoli, ma una novità per stare al passo coi tempi, anche se già c'è chi, tradizionalisti estremisti (ma più che capibili), si trova in disaccordo.

Interno del Kodak Theatre
Il direttore operativo dell'Academy of Motion Pictures Arts and Sciences, Ric Robertson, ha deciso di dare una sferzata al metodo di giudizio, passando dal tradizionale ed inossidabile cartaceo, ad un più tecnologico utilizzo del computer. Questa non è una decisione ferrea ed obbligatoria, ma un potenziale passaggio di consegne. Ai membri verrà dunque offerta la possibilità di votare o tramite un computer o tramite il buon vecchio foglio di carta, corredato di penna, ma Robertson si auspica che questo nuovo metodo possa essere accolto dalla maggior parte della giuria “Il nostro obbiettivo è che la maggioranza dei votanti abbracci questo metodo elettronico”. Sembra quindi che non ci sia più spazio per la tradizione e la nostaglia, il foglio di carta probabilmente verrà riposto in un cassetto di fianco alla pellicola, altro must ormai in via di disuso.

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