Oscar 2013: prove di grandezza, ecco la lista italiana per il miglior film straniero

Matteo Garrone vincitore del Grand Prix a Cannes

Tempo addietro era stata resa nota la commissione ufficiale che si sarebbe riunita per dare il via alla stagione italiana agli Oscar 2013, scegliendo tra tanti titoli quelli che si sarebbero dovuti contendere il posto di outsider agli Academy Awards. La giuria era così composta: Angelo Barbagallo (Produttore), Nicola Borelli (Direttore Generale Cinema – Ministero per i Beni e le Attività Culturali), Martha Capello (Presidente AGPC – Associazione Giovani Produttori Cinematografici), Paola Corvino (Presidente UNEFA – Unione Nazionale Esportatori Film e Audiovisivi), Valerio de Paolis (Distributore), Piera Detassis (Giornalista), Fulvio Lucisano (Produttore), Paolo Mereghetti (Critico cinematografico), Paolo Sorrentino (Regista). Molto indicativo vedere come ogni anno che la scelta per il nostro portabandiera sia riservata ad un nugolo di economisti cinematografici, con qualche doveroso amante vero.

E' stato il figlio di Daniele Ciprì
Ancora memori dell'accoppiata Loren/Benigni per la premiazione de La vita è bella nel lontano 1999, quest'anno i titoli che si contenderanno l'onere e l'onore di partecipare saranno: Bella addormentata di Marco Bellocchio, Cesare deve morire di Paolo e Vittorio Taviani, Il cuore grande delle ragazze di Pupi Avati, Diaz di Daniele Vicari, È stato il figlio di Daniele Ciprì, Gli equilibristi di Ivano de Matteo, La-Bas Educazione criminale di Guido Lombardi, Magnifica presenza di Ferzan Ozpetek, Posti in piedi in Paradiso di Carlo Verdone e Reality di Matteo Garrone e saranno giudicati nella sede dell'ANICA il prossimo 26 settembre. La scelta, seppur ponderata, fa venire dei dubbi, vista la presenza di Avati e Verdone e la mancanza ingiustificata de Il primo uomo di Gianni Amelio, di Romanzo di una strage di Marco Tullio Giordana o de Il gioiellino di Andrea Molaioli. Con ogni probabilità sarà ancora Garrone a rappresentarci sperando di rientrare nel novero dei cinque scelti dall'Academy, cosa che non succede dal 2006 con La bestia nel cuore di Cristina Comencini.

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