Gao Yuanyuan |
Torna a far
parlare di sé il regista conosciuto soprattutto per il film Addio
mia concubina, Leone d'oro al
Festival di Cannes, e per lo spaccato non troppo incisivo di Killing
me Softly, sempre pronto a
scandagliare i rapporti intimi dei suoi personaggi attraverso
estremismi, con uno sguardo votato al rapporto deviato. Per tornare
in grande stile porta il suo nuovo lavoro, Caught in the
Web, al Toronto International
Film Festival, questa volta estraniandosi dal mondo da sempre dipinto
per viaggiare in un universo a lui nuovo, come l'etica moderna,
analizzando un mezzo, internet, che ci ha inglobati con la sua
facilità ed onnipresenza. Il tema principale quindi riguarda la
percezione alterata generata dallo stesso web che trasforma qualcosa
di innocuo in qualcosa di tremendo, come successo per il Superstar
presentato a Venezia.
May Wang |
Ye
Lanqiu (Gao Yuanyuan) lavora in una società molto importante della
Cina, ma durante una visita di controllo scopre di avere il cancro.
Il costo dell'assicurazione per i trattamenti risulta
proibitivo e Lanqiu si ritrova a dover fare i conti con una realtà
alquanto scomoda. Salita su un autobus, sovrappensiero e adirata per
la sua situazione, si rifiuta di far sedere un vecchio, scatenando il
disappunto dei presenti. Una ragazza, Yang Jiaqi (May Wang) filma
tutto l'accaduto e il video fa il giro del web in poco tempo, facendo
scoppiare una rivolta mediatica ai danni della povera Lanqiu. Il suo
datore di lavoro intanto decide di aiutarla con l'assicurazione, ma
la loro visita notturna viene vista e considerata come una tresca
sentimentale. Il video dell'autobus intanto approda in una
trasmissione tv e in un forum, un collega di Lanqiu accusa la donna
di adulterio, provocando un domino devastante per la vita già
precaria della donna.
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