La locandina del film |
Si è conclusa ieri la 18°
edizione del MedFilm Festival, la più longeva manifestazione
cinematografica romana, e come di consueto ha reso noti i vincitori
il giorno 26 durante la cerimonia di premiazione. La giuria era
composta da: Maurizio Caprara (giornalista), Ivan Cotroneo (scrittore
e regista), Carlo Freccero (autore televisivo), Carlotta Natoli
(attrice), Vania Traxler (distributrice), Carlo Valeri (critico
cinematografico). Tra gli 86 tra film, cortometraggi e documentari
l'ha spuntata il cinema dell'est europeo per il premio principale e
del Nord Africa per gli altri due premi a disposizione. Non poteva
non mancare un riconoscimento al cinema italiano, con la giuria che
ha assegnato il premio speciale proprio ad un regista nostrano. Ma
vediamo i premi assegnati:
Menzione
speciale a Boiling Dreams (Shi
Ghadi Shi Jay) di Hakim Belabbes
(Marocco) per avere raccontato l'ecatombe, troppe volte rimossa, di
tanti migranti che provano ad attraversare il Mediterraneo.
Nell'adottare i punti di vista della moglie e madre, descrivendone
un'attesa capace di far bollire i sogni, il film riduce l'ombra su
una parte di realtà circondata da indifferenza.
Riconoscimento
per l'espressione artistica a Adila Bendimerad in Le
Repenti di Merzak Allouache
(Algeria, Francia) per la sua
intensa interpretazione costruita come un crescendo musicale, dal
pianissimo al fortissimo, senza mai perdere credibilità.
Riconoscimento
speciale a Le cose belle
di Agostino Ferrente e Giovanni Piperno (Italia) per il talento
autoriprofuso in un'opera che parte dal documentario e la trasforma
in un laboratorio di conoscenze e di storia. Nella Napoli piena di
speranza del 1999 e in quella paralizzata di dieci anni dopo il film
è un reality di quattro vite immobili.
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