AFI Awards 2012: Il cavaliere oscuro il ritorno, un finale degno ma non entusiasmante


Marion Cotillard, Tom Hardy, Matthew Modine, Gary Oldman,
Liam Neeson, Christian Bale, Miachel Caine e Anne Hathaway
Uscito il 20 luglio in USA dopo un'attesa spasmodica durata mesi, condito da una tragica strage compiuta da un folle a Denver e confluita in un'intervista che dava per concluse le avventure dell'Uomo Pipistrello targato Christopher Nolan, è ormai tempo di somme. Da noi in Italia è uscito solamente il 29 agosto, forse troppo tardi rispetto alle uscite mondiali, ma pur sempre consci di un fine luglio poco consono al cinema italiano, fatto di seggiole vuote e cali mastodontici al botteghino. Tempo di somme dicevamo. Il terzo capitolo della saga, Il Cavaliere Oscuro il ritorno, quello che completa la trilogia degna di affiancare lo stupendo film di Tim Burton, ha concluso i suoi strascichi mediatici, questa volta mostrando un'anima completamente dissimile dal Batman visto fino ad ora.



La locandina del film
Otto anni dopo i fatti legati alla fine di Harvey Dent, l'alto ufficiale della polizia James Gordon (Gary Oldman) e Batman (Christian Bale) hanno deciso di fare un patto per rendere sicura Gotham City. L'Uomo pipistrello si prende la responsabilità della morte di Dent, inganno che insieme al nuovo piano di legge porta la città a sgominare la criminalità. L'arrivo di Bane (Tom Hardy), nerboruto terrorista (niente a che vedere con quello fedele alla Uma Thurman di Batman & Robin), distrugge l'equilibrio della città, insieme ad un altro piacevole ritorno, Catwoman (Anne Hathaway), intenta a realizzare il suo intricato piano. Batman è quindi costretto a smettere i panni del fuorilegge e a rivestire quelli dell'eroe mascherato per affrontare la minaccia, ma la potenza di Bane è troppa anche per Bruce Wayne. Nel cast anche il talentuoso Joseph Gordon-Levitt poliziotto semplice, ma fondamentale per il proseguo della trama.

Christian Bale e Michael Caine
Nolan sceglie la strada della psicologia, della distruzione interiore di Batman e della sua rinascita. Un percorso intimo che sembra volere intraprendere attraverso scelte stilistiche ben precise. Mentre Wayne si crogiola nel suo dolore, il piano terroristico di Bane (forse un po' troppo distante dal vero personaggio dei fumetti) viene attuato, mietendo molte vittime mentre l'antagonista prende possesso della criminalità, facendo evadere di prigione centinaia di detenuti tra cui lo Spaventapasseri (nell'elenco ci sarebbe anche Jocker, ma per ovvi motivi, la parte è stata omessa). Proprio l'assenza di un cattivo di così forte impatto, che aveva caratterizzato la bellezza del secondo capitolo, abbassa forse la potenza dell'ultima fatica che qui, causa una forzata base epica, una psicologia troppo intricata (a tratti sembra di trovarsi in Inception, ma senza capirne il senso) e una storia tassellata a tratti incomprensibile, minano le speranze di questo Batman di completare la trilogia sulla linea dei due capitoli precedenti.

Tom Hardy e Christian Bale
Questo è un film tutt'altro che banale, tutt'altro che noioso, ma forse le aspettative erano troppo alte per concedersi una così evidente inflessione. Giudicare un film a sé stante è più semplice che giudicare una trilogia che deve essere presa, gioco forza, nel suo insieme. E se nel finale l'opera cede al conformismo cinematografico americano e alle contorsioni mentali di un regista che questa volta ha voluto forse strafare, allora abbiamo un connubio malforme di intenti che non sfociano in quello che dall'inizio si era paventato. I pericoli di una Hathaway, dolce e bella, in disaccordo con il personaggio sexy di Catwoman, alla fine sono stati una delle soddisfazioni di Nolan in quanto l'attrice si merita i rumors che la vogliono in un suo personale spin-off. Tirate le somme quindi, Nolan spiazza certamente con una trama arzigogolata, piena di cataclismi, distruttiva sia dal punto di vista psicologico, sia dal punto di vista visivo, ma cede troppo alla tentazione di abbondare, limitando la bellezza di questo ultimo capitolo che termina la saga con il punto più basso della saga, seppur di buona fattura. Nonostante tutto però, il finale riserva una grande sorpresa. 


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