NYFF 2012: The Paperboy tra sesso, processi e giornali

Zac Efron, Nicole Kidman e John Cusack
Matthew McConaughey voleva esserci assolutamente alla cerimonia newyorkese, trasportato da quella fama di sex simbol che si è creato nel tempo in America, ma ora il suo obbiettivo è un altro e per farlo sta scegliendo il cinema che conta, il cinema impegnato. Prima con Mud, dove impersona un fuorilegge per Jeff Nichols, poi con The Paperboy, uno dei due fratelli protagonisti. Quest'ultimo è un film di impegno extracivile, dedicato a chi viene messo in prigione per errore, ma che trova speranza nella forza di terzi che incontrano la sua richiesta d'aiuto, la accolgono e fanno di tutto per portare la giustizia sulla retta via.

Nicole Kidman
Motore traghettante della vicenda è la giornalista Charlotte Bless (Nicole Kidman) che scrive al Miami Times affinchè il detenuto Hillary Van Wetter (John Cusack), colpevole di aver ucciso 16 neri a movente razzista, venga liberato perchè innocente. Il giornale accoglie la petizione e manda i suoi due migliori reporter, Ward James (Matthew McConaughey) e Yardley Acheman (Scott Glenn) a far luce sul caso. Il tutto viene visto dagli occhi del ragazzo che consegna i giornali, il fratello di Ward, James (Zac Efron) che accompagna le gesta dei due giornalisti alla scarcerazione del detenuto e alla vittoria dell'ambito premio Pulitzer.


NYFF 2012: Lines of Wellington, uno spaccato storico dalla doppia faccia

John Malkovich (al centro)

Al New York Film Festival c'è spazio anche per la storia e a portarla nella Grande Mela ci pensa la regista portoghese Valeria Sarmiento per uno spaccato della vita del generale Wellington, in una co-produzione tra Portogallo e Francia. In questo film il cast è di tutto rispetto e spazia in diversi Nazioni con John Malkovich, Isabelle Huppert, Michel Piccoli, Carlo Cotta, Catherine Deneuve, Chiara Mastroianni, Nuno Lopes, Soraia Chaves, Maria Paredes, Victoria Guerra, Mathieu Amalric e Melville Poupaud. Già dal trailer si nota una gran cura soprattutto nella fotografia, per toni che variano nelle tonalità del rossiccio e del marrone, con sfumature di beige e bianco. Il film è sceneggiato da Carlos Saboga. Lines of Wellington è dunque uno spaccato storico che rievoca le due facce di una sola guerra.

Un'immagine del film
Siamo nel 27 settembre 1810, la guerra tra Francia e Portogallo è al suo apice. Le truppe transalpine comandate dal maresciallo Messina hanno appena subito una grossa batosta dalle truppe anglo-portoghesi sotto l'egida del generale Wellington. Ciò nonostante Wellington si deve ritirare a Torres Vedras, dove il nemico ha meno potenza militare, sistemando linee fortificate ed inespugnabili. Nello stesso momento l'alto comando dell'alleanza evacua ogni zona al di fuori di Torres Vedras per impedire ai nemici di impossessarsi di vettovaglie, ricchezze e armi. La storia si focalizza sulla resistenza a Torre Vedras del generale e soprattutto nell'evacuazione di molti paesini, dove i civili vengono sballottati di qua e di là, a causa della guerra, per avere salva la vita. L'avventura quindi non è concentrata su un solo individuo, ma sua una moltitudine eterogenea di civili che si trova a dover affrontare un viaggio lontano da casa.


NYFF 2012: Room 237 ovvero Kubrick, l'Olocausto e il falso allunaggio

La locandina del film

Shining è sempre stato nell'immaginario collettivo il film horror per eccellenza, con qualche amante del genere che devia per ovvie ragioni verso L'esorcista. Questo film però non è solo un'opera d'arte o un prodotto di sicuro fascino, ma anche un cofanetto pieno zeppo di simbolismi e messaggi occulti e occultati. Stanley Kubrick nel 1980 realizza questi immenso film di genere inserendo, ormai è risaputo, richiami ad avvenimenti successi nell'arco della storia. Room 237 di Rodney Asher presenta a New York questo film di montaggio dove spiega i veri messaggi che Kubrick ha voluto esprimere nell'opera. Dall'Overlook Hotel alla stanza 237 che quando il piccolo Danny apre, scatena, come fosse un vaso di Pandora, tutto il male racchiuso in quello sperduto posto, mentre Jack scatena la sua furia al ritmo di “Il mattino ha l'oro in bocca”.

Un'immagine di Shining
Questo film secondo Asher non racchiuderebbe fotogrammi nascosti o messaggi subliminali, ma piccoli dettagli che appaiono e scompaiono, come il volto di Kubrick tra le nuvole, quello di Hitler e persino un'erezione. Sintomaticamente, nel profondo, il film parla dei soprusi subiti dagli Indiani d'America e dell'Olocausto protratto sugli Ebrei. Punto principale però è la teoria secondo cui l'allunaggio sia frutto della fantasia dello stesso regista che girò le sequenze dello sbarco nel 1969. La Room 237 è proprio l'indizio principale, infatti la Stanza 237 è anche chiamata Moon Room, ovvero la stanza della Luna. Un passaggio obbligatorio questo film, per chi ama Kubrick e Shining, ma un doveroso omaggio per chi non ha ancora conosciuto la maestria di questo genio che non lasciava nulla al caso.


NYFF 2012: Amour, i dubbi di coppia in una felicità senile

Jean-Louis Trintignant

Michael Haneke ha dimostrato già nel 2009 con Il nastro bianco che ormai i Festival sono la sua casa, non hanno più segreti. Regista perfezionista, basti vedere il doppio Funny Games che ricorda come meticolosità il grande Hitchcock de Il ladro, quest'anno al festival newyorkese, fresco di vittoria a Cannes, porta una storia intrisa di amore, di rispetto e di malattie che destabilizzano la coppia. Semplicemente Amour (Love nella versione inglese), affronta i temi della vecchiaia con semplicità, ma con quella vena di cinismo che contraddistingue le opere crude dell'austriaco Haneke e che rivediamo in ogni sua opera. Il film ovviamente è stato scelto dall'Austria per concorrere agli Oscar come miglior film straniero.

Emanuelle Riva
La trama ha colori molto cupi, orchestrata tutta sull'amore longevo e duraturo di due ottantenni, due professori di musica, colti e pieni di vita e con una figlia, anch'essa legata come da copione alla musica. La storia, la tranquillità coniugale viene messa a dura prova quando la moglie Anne viene colpita da ictus a causa del quale rimane paralizzata la parte destra del corpo, mentre il marito Georges (Jean-Louis Trintignant) da quel momento in poi dubita dell'amore provato dopo tutti quegli anni vedendola in quelle condizioni. Nel cast anche Isabelle Huppert, la figlia, in un rapporto a due dove l'amore è una sfaccettatura che può essere messa in discussione anche in età senile. Con ogni probabilità farà parte del quintetto che andrà a Los Angeles al Kodak Theater.


Trailer Film Fest 2012: vincitori e vinti, trailer e locandine

Il logo della manifestazione

Terminato il Trailer Film Fest di Catania, è giunto il tempo delle premiazioni. Ovviamente il catalizzatore della manifestazione sono stati i trailer, anche se spazio è stato dato a tutto il parter dela distribuzione e della produzione, con un’attenzione particolare alle locandine, veicolo imprescindibile per una buona riuscita di marketing. La giuria che ha presieduto e votato i migliori era composta da: Mimmo Calopresti, regista e presidente di giuria, Martina Riva, giornalista di Sky TG24, Mario dal Bello, critico e saggista cinematografico, Stefano Masi, giornalista di Rai News 24 e Paolo Sommaruga, giornalista del Tg1. Ecco tutti i premi.

MIGLIOR TRAILER ITALIANO: This Must be the Place di Paolo Sorrentino, distribuito da Medusa e realizzato da TBWA Italia

MIGLIOR TRAILER EUROPEO: E ora parliamo di Kevin di Lynne Ramsay, distribuito da Bolero Film

MIGLIOR TRAILER WORLD: Super 8 di J.J.Abrams, distribuito da Universal Pictures

PREMIO MIGLIOR TRAILER, assegnato dal pubblico: Quasi amici di Olivier Nakache ed Eric Toledano, distribuito da Medusa

Gli altri premi assegnati nel corso delle serate del Festival sono stati:

PREMIO LOCANDINA, assegnato dal pubblico: realizzata da Internozero Comunicazione per I primi della lista di Roan Johnson.
PREMIO PITCH TRAILER, assegnato da una giuria presieduta da Osvaldo De Santis, Presidente e Amministratore delegato 20th Century Fox; Martha Capello, Presidente A.G.P.C. Associazione Giovani Produttori Cinematografici; Rodrigo Cipriani Foresio, Presidente Istituto Luce – Cinecittà; Andrea Occhipinti, Presidente Lucky Red e da Gianluca Pignataro, direttore marketing e distribuzione Fandango a Linking Lives del giovane regista e fotografo Henry Secchiaroli
PREMIO MIGLIOR CAMPAGNA PROMOZIONALE alla Fandango per il lancio del film Magnifica presenza di Ferzan Ozpetek
PREMIO RIVELAZIONE DELL’ANNO al film Io sono Li di Andrea Segre
PREMIO PROFESSIONALITA’ a Nicola Maccanico, Warner Bros. Italia

NYFF 2012: Something in the Air, i sognatori sessantottini tornano prepotenti

Un'immagine del film

Certamente il biopic Carlos dedicato al terrorista e mercenario Ilich Ramirez Sanchez lo ha fatto assurgere a ruolo di livello internazionale. Olivier Assayas, grazie a questo ottimo lavoro ha potuto mostrare al mondo la sua tecnica che porterà anche al New York Film Festival con Something in the Air (Apres mai), film che ha avuto una produzione abbastanza travagliata, ma tutto sommato originale e stimolante. Prodotto dalla MK2, Assayas ha dovuto e voluto trovare gli attori dalle scuole parigine per i suoi sessantottini anonimi e frizzanti, anche a causa di un sistema di casting che in Francia risulta molto rigido ed estremista. Nel cast quindi sono finiti Clement Metayer, il protagonista, e Lola Creton, non alle primissime armi e compagna del regista.

Clement Metayer e Lola Creton
Gilles è un liceale parigino della Francia post '68. Gli eventi ormai li conosciamo tutti riguardo quella rivolta studentesca, soprattutto mossa dai giovani amanti di cinema, come anche Bertolucci ci ha spiegato in The Dreamers. Gilles è proprio uno di questi sognatori infranti che portano la loro intraprendenza politica nelle strade francesi. In questo caso verrà aiutato da Christine, tra amore e ribellioni. Un film già visto, ma approntato in modo da risaltare la visione dei giovani in sommossa. Nel cast anche Dolores Chaplin, Victoria Ley, India Menuez, Nick Donald, e Felix Armand, la maggior parte esordienti presi dalle scuole e reinventati attori, per uno spaccato che prende spunto dal neorealismo italiano, corrente pionieristica per quanto riguarda il reclutamento di attori dalla strada.


NYFF 2012: Fill the Void, promessi sposi e e giovani tragedie ortodosse

Hadas Yaron

Al New York Film Festival c'è anche spazio per un esordio, direttamente dal lontano Israele. Il regista Rama Burshtein ha un passato da attore e come spesso succede, presto o tardi, si desidera fare il salto di qualità in altre mansioni, cercando fortuna dietro la macchina da presa. Il suo primo film, Fill the Void, in originale Lemale Et Ha'Chlal, è una storia di doveri familiari, di concetti lontani dai due film israeliani che avevano convinto il pubblico (Lebanon e Valzer con Bashir) distaccandosi dal credo che ci sia solo guerra e poca propensione alla famiglia. Il cast è così formato: Hadas Yaron, Yiftach Klein, Irit Sheleg, Chaim Sharir, Razia Israeli, Renana Raz e Ido Samuel. Il film è il candidato straniero agli Oscar.

Yftach Klein
Questa la sinossi ufficiale: “Shira è la figlia più giovane di una famiglia ebrea ortodossa di Tel Aviv. Promessa sposa ad un giovane della sua stessa età e della stessa estrazione sociale, Shira è felice ed eccitata per il sogno che si sta avverando. Durante la festività del Purim, la sorella maggiore Esther, muore di parto mettendo al mondo il suo primogenito. L'angoscia e il dolore che colpisce la famiglia fa sì che il matrimonio di Shira venga messo in secondo piano. Tutto cambia quando a Yochay, il marito di Esther, viene proposto di unirsi ad una vedova belga. Yochay ritiene che sia troppo presto, pur sapendo che prima o poi dovrà prendere seriamente in considerazione l'ipotesi di sposarsi nuovamente. Quando la suocera scopre che Yochay potrebbe lasciare il paese con il suo unico nipote, propone un'unione tra Shira e il vedovo. Shira dovrà dunque scegliere se ascoltare il suo cuore o seguire la volontà della famiglia”.


NYFF 2012: Holy Motors, le mille facce di Denis Lavant

Un'immagine del film

Mentre il gossip parla della relazione recentemente datata di Eva Mendes con il giovane e talentuoso Ryan Gosling (Drive), esce in concorso prima a Cannes e poi a NY il film di Leos Carax che vede l'attrice vestire i panni di un'eclettica rossa. Non è lei la protagonista però, bensì un uomo che nel tragitto filmico si trova a dover impersonare diversi personaggi emarginati. Il film infatti è uno dei maggiormente votati al fantascientifico o almeno alla visione e all'unione di universi paralleli. Questo film è nato quasi per caso. Il francese Carax era alla ricerca di finanziatori inglesi per poter mettere a punto un soggetto in lingua inglese ed espatriare così nell'amata Hollywood, però a causa di ritardi, Carax ha deviato su Holy Motors, confezionando un film molto interessante.

Eva Mendes e Denis Lavant
Queta la sinossi del film: “Dall'alba alla notte, alcune ore della vita di Mr. Oscar, un essere che viaggia passando da una vita all'altra. Grande imprenditore, assassino, mendicante, creatura mostruosa, padre di famiglia. Oscar sembra interpretare dei ruoli, immergendosi completamente in ognuno di loro,  ma dove sono le cineprese? È solo, accompagnato unicamente da Céline, una donna alta e bionda alla guida della gigantesca macchina che lo trasporta attraverso Parigi e i dintorni. Ma dove sono la sua casa, la sua famiglia, il suo riposo?” Una sorta di personaggio in cerca di autore che dimostra il suo ruolo senza spettatori visibili. Carax dimostra ancora di saper approfondire tematiche poco battute con stilismi tutti suoi.


NYFF 2012: Vita di Pi tra orango, zebre e tigri di nome Richard Parker

La tigre Richard Parker e Suraj Sjarma

Ang Lee da I segreti di Brokeback Mountain, forse non indicato come Oscar ma certamente un buon film, ha avuto una ricaduta con Lussuria – Seduzione e tradimento, poco efficace nella sua movenza sensuale e leggermente rinato con Motel Woodstock, spaccato interessante tratto da un romanzo autobiografico, è approdato al 2012 con l'intenzione di affacciarsi nel mondo fantastico, sempre attingendo dalla fonte letteraria. Vita di Pi è un adattamento più che una trasposizione, direttamente dall'omonimo best seller di Yann Martel, che vede concentrare tutta la vicenda sulla storia stravagante di Pi, naufragato con la sua nave e approdato insieme ad alcuni animali, su un mondo meraviglioso e onirico.

Suraj Sjarma
Pi Patel è un guardiano di uno zoo che per circostanze non dipese dalla sua volontà, si ritrova unico superstite di un naufragio. Rimane solo al largo del Pacifico in compagnia di particolari amici: una zebra, un orango, una iena e un'enorme tigre del Bengala di nome Richard Parker. 227 giorni bloccato con questi quattro animali in un oceano che si animerà dando vita a luoghi tra l'immaginario e il reale. Nel cast oltre al protagonista Suraj Sjarma (interpretato nella versione adulta da Irrfan Khan) ci saranno Gerard Depardieu, Adil Hussain e Tobey McGuire nel ruolo di un giornalista che intervisterà Pi al suo ritorno sulla terra ferma. Il film uscirà a novembre nelle sale americane, ma ancora la data di uscita italiana non è ancora stata ufficilizzata. Intanto il New York Film Festival lo ha scelto come film d'apertura.


NYFF 2012: Passion, un doppio gioco sensuale e vendicativo

Rachel McAdams e Noomi Rapace

A cinque anni di distanza dal suo ultimo lavoro, Redacted, torna l'emulo di Alfred Hitchcock con un thriller degno delle sue datate pellicole, ritornando ai fasti che lo avevano reso famoso e aggiungendo una dose erotica contemporanea che va molto di moda al momento: le scene lesbo. Brian de Palma porta a NY, dopo Venezia, Passion, un film torbido, il più sensuale forse della manifestazione. Il film è un remake di Crime d'amour di Alain Corneau del 2010. Il gioco doppio, tema caro a de Palma, ritorna prepotente giostrando due donne che vengono legate da due diversi sentimenti, il classico amore/odio che sfocia nel contatto lesbo e nella vendetta più truce. Il film è intepretato dalla bella Rachel McAdams, impegnatissima tra i massimi eventi anche con To the Wonder di Malick, e Noomi Rapace, approdata in Italia con Prometheus.

Rachel McAdams
Questa la sinossi ufficiale del film: “Thriller erotico nella tradizione di Vestito per uccidere e Basic Instinct, Passion di Brian De Palma narra la lotta mortale per il potere tra due donne, all’interno di un mondo fatto di squali qual è quello degli affari internazionali. Christine (Rachel McAdams) ha la naturale eleganza e il benessere tipici di chi ha soldi e potere. Innocente, bella e facilmente strumentalizzabile, la sua ammirata protetta Isabelle (Noomi Rapace) ha idee innovative che Christine ruba senza scrupoli: dopotutto lavorano per la stessa squadra… Christine prova piacere nell’esercitare il controllo sulla giovane ragazza, trascinandola poco a poco in un torbido gioco di seduzione e manipolazione, dominio e umiliazione. Ma quando Isabelle finisce a letto con uno degli amanti di Christine, inizia di colpo la guerra. Durante la notte dell’omicidio, Isabelle si trova a teatro, mentre Christine riceve un seducente invito. Ma da chi? Christine ama le sorprese, e nuda si dirige ad incontrare il misterioso amante che l’aspetta in camera da letto”.


Roma Fiction Fest: programma, incontri col cast e tante novità

Il logo della manifestazione

Oggi 30 settembre inizia la nuova edizione del Roma Fiction Festival, aspettando la rassegna cinematografica, dedicando sei giorni all’insegna della presentazione delle nuove fiction italiane e di alcune serie tv straniere, con la partecipazione straordinaria dei loro interpreti a parlare dei rispettivi lavori. Evento eccezionale la presenza del cast di True Blood 5 o l’approdo nella capitale di un attore ormai cult, il Kelsey Grammer di Frasier a presentare la sua nuova fatica Boss, o ancora a livello italiano, la presenza di Michele Placido o di Gigi Proietti, ormai un abituè di queste manifestazioni romane. Intanto andiamo a vedere il programma della nuova edizione, con tanti incontri e anteprime nazionali ed internazionali:

Domenica 30 settembre:

Ore 20:00-Sala Sinopoli: inaugurazione del Roma Fiction Fest con la madrina Miriam Leone, consegna del premio RomaFictionFest Excellence Award a Stefania Sandrelli.
Anteprima di Questo nostro amore (Raiuno), con Neri Marcorè ed Anna Valle.
Ore 11:00-Sala Petrassi: incontro con Geronimo Stilton.
Ore 12:00-Sala Petrassi: anteprima dei primi due episodi di Pokémon Nero e Bianco-Destini Rivali.
Ore 17:30-Sala Petrassi: anteprima dei primi due episodi della nuova serie di Winx Club (Raidue).

Lunedì 1 ottobre:

Ore 10:30-Sala Petrassi: Le risorse pubbliche per la fiction in Europa e nei principali Paesi europei.
Ore 15:00-Sala Petrassi: Bbc Worldwide Day, masterclass con David S. Goyer ed anteprima dei primi minuti della serie Da Vinci's Demons (Starz).
Ore 17:30-Teatro Studio: La famiglia Gionni (DeaKids). Presente il cast.
Ore 17:30-Sala Petrassi: panel Coinvolgere e intrattenere l'audience oltre la messa in onda. A seguire anteprima di Dr. Who 7. Presente Carlo Freccero (Rai 4).
Ore 18:30-Sala Risonanze: Raicordi-Ritratti di quatto grandi dello spettacolo. Incontro con Giorgio Albertazzi.
Ore 18:30-Sala Sinopoli: Le giornate degli attori, incontro con Beppe Fiorello.
Ore 20:30-Sala Petrassi: consegna premio RomaFictionFest Excellence Award a Gillian Anderson e proiezione in anteprima di Great Expectations (Bbc).
Ore 20:45-Teatro Studio: anteprima di The New Normal (Nbc, in Italia su Fox).
Ore 21:30-Sala Sinopoli: anteprima de I Cesaroni 5-Alla ricerca del tempo passato (Canale 5). Presente il cast.

Martedì 2 ottobre:

Ore 16:30-Teatro Studio: anteprima di Dallas (Tnt, in Italia su Canale 5), con videosaluto del cast.
Ore 17:30-Sala Petrassi: presentazione di Barabba (Raiuno), con Cristiana Capotondi, Anna Valle, Filippo Nigro, Matteo Branciamore.
Ore 18:00-Studio 3: Web series, proiezione di #Bymyside con Flavio Parenti, Fable Girls con Riccardo Milanesi, Travel companions con Ferdinando Carcavallo.
Ore 18:00-Teatro Studio: anteprima di Emily Owens. M.d. (The Cw, in Italia sulla Rai), a seguire anteprima di Beauty and the Beast (The Cw, in Italia sulla Rai), anteprima di Elementary (Cbs), anteprima di Vegas (Cbs).
Ore 19:00-Sala Risonanze: Raicordi-Ritratto di quattro grandi dello spettacolo, incontro con Gigi Proietti.
Ore 19:00-Sala Petrassi: Le giornate degli attori, incontro con Gabriel Garko.
Ore 20:30-Sala Petrassi: anteprima di Last resort (Abc, in Italia su Fox).
Ore 20:30-Sala Sinopoli: consegna del premio RomaFictionFest Excellence Award alla carriera a Carlo Lizzani, a seguire consegna del premio Carlo Bixio 2012 alla migliore sceneggiatura originale di fiction. A seguire, anteprima di K2: la montagna degli italiani (Raiuno), presenti Marco Bocci, Giuseppe Cederna, Massimo Poggio, Michele Alhaique.
Ore 21:00-Studio 3: Web serie, proiezione di Flep 2.
Ore 21:30-Teatro Studio: anteprima di Dowton Abbey 2 (Itv, in Italia su Rete 4). Presente Michelle Dockery.
Ore 22:00-Sala Petrassi: anteprima di Copper (Bbc America, in Italia su Fox).
Ore 23:00-Teatro Studio: anteprima di The Mob Doctor (Fox).

Mercoledì 3 ottobre:

Ore 10:30-Sala Risonanze: convegno L'agenda digitale per lo sviluppo dei contenuti culturali.
Ore 15:00-Sala Petrassi: masterclass con Kelsey Grammer, protagonista di Fraiser e Boss.
Ore 18:30-Teatro Studio: anticipazione di Casa e bottega (Raiuno), con Renato Pozzetto e Nino Frassica.
Ore 18:30-Sala Petrassi: Babbala e il ragazzo idiota (FlopTv), con Maccio Capatonda, Herbert Ballerina e Ivo Avido.
Ore 19:00-Sala Sinopoli: Le giornate degli attori, incontro con Raoul Bova.
Ore 19:30-Sala Risonanze: Raicordi-Ritratto di quattro grandi dello spettacolo, incontro con Loretta Goggi.
Ore 19:30-Teatro Studio: anteprima di Boss (Starz, in Italia su Raitre). Presente Kelsey Grammer.
Ore 20:00-Sala Petrassi: anteprima di Un medico in famiglia 8 (Raiuno), presente il cast.
Ore 21:30-Studio 3: premiazione dei vincitori del concorso Tv B-Ti Vogliamo Bravo, con la tua storia, sul tuo territorio e con le tue parole, ai due migliori soggetti, a seguire premiazione reportage RomaFictionFest 2011. A seguire, i piloti di Combattere è un destino ed Alice non lo sa.
Ore 21:30-Sala Petrassi: anteprima di True Blood 5 (Hbo, in Italia su Fox), presenti Alexander Skarsgård, Kristin Bauer, Valentina Cervi.
Ore 23:30-Teatro Studio: anteprima di Rosso San Valentino (Raiuno), con Alexandra Dinu, Luca Bastianello.
Ore 23:30-Sala Petrassi: Web series, The Pills.

Giovedì 4 ottobre:

Ore 15:00-Sala Petrassi: Buon compleanno, Peter Parker! Cinquant'anni di Spider man, a seguire episodio inedito di Ultimate Spider Man.
Ore 18:00-Teatro Studio: anteprima de Il paese delle piccole piogge (Raiuno).
Ore 18:00-Sala Petrassi: Le giornate degli attori incontro con Luca Argentero.
Ore 19:00-Sala Risonanze: Raicordi-Ritratto di quattro grandi dello spettacolo", incontro con Franca Valeri.
Ore 19:00-Studio 2: anteprima di Silence d'Etat (France 2)
Ore 20:00-Sala Petrass: anteprima di Trilussa, storia d'amore e di poesia (Raiuno), con Michele Placido, Monica Guerritore, Valentina Corti.
Ore 20:30-Teatro Studio: anteprima di A passo di danza-Bunheads (Abc Family), a seguire anteprima del primo episodio della seconda stagione di C'era una volta (Abc, in Italia su Fox) ed anteprima di The Neighbors (Abc) e Perception (Tnt).
Ore 20:30-Sala Sinopoli: anteprima di Pupetta, una storia italiana (Canale 5). Presente il cast.
Ore 21:30: evento Omaggio a Tony Scott, anteprima di Mondo senza fine (Reelzchannel, in Italia su Sky).

Venerdì 5 ottobre:

Ore 20:00-Sala Sinopoli: cerimonia di chiusura del RomaFictionFest, con Miriam Leone, in diretta su Raipremium. Consegna dei premi RomaFictionFest, Tv Sorrisi e Canzoni, L.a.r.a. e Francesco Scardamaglia

Oscar 2013: tutte le pellicole nominate per la categoria Miglior Film Straniero

Il logo della manifestazione

Come abbiamo già detto tempo addietro, il 10 gennaio, la commissione giurata della nuova edizione degli Oscar 2013, avrà il compito di scegliere i nominati per ogni categoria. Per la categoria Film Straniero, forse quella che ci interessa maggiormente, abbiamo i fratelli Taviani in lizza con Cesare deve morire, ma finalmente conosciamo anche chi li affronterà sia per la battaglia ai cinque nominati sia, speriamo, per la notte all’Academy. Quest’anno la concorrenza è spietata, ma il film dei Taviani ha la caratura necessaria e i premi per potersi prenotare un posto al Sole. Noi intanto proviamo a dare la nostra cinquina: Amour di Haneke, No di Larrain, A Royal Affair di Arcel, Quasi amici di Toledano/Nakache e Cesare deve morire dei Taviani, quindi Austria, Cile, Danimarca, Francia e Italia, anche se Beyond the Hills di Mungiu e Pietà di Ki-duk meriterebbero il posto (anche a discapito del nostro), ma sono pellicole forse troppo crude per l’Academy. Ma andiamo a vedere i film candidati:



Albania: Pharmakon - Joni Shanaj
Algeria: Zabana! - Saïd Ould Khelifa
Armenia: If Only Everyone - Natalia Belyauskene
Australia: Lore - Cate Shortland
Austria: Amour - Michael Haneke
Azerbaigian: Buta - Ilgar Najaf
Bangladesh: Ghetuptra Kamola - Humayun Ahmed
Belgio: Our Children - Joachim Lafosse
Bosnia ed Erzegovina: Children of Sarajevo - Aida Begić
Brasile: The Clown - Selton Mello
Bulgaria: Sneakers - Valeri Yordanov
Cambogia: Lost Loves - Chhay Bora
Canada: War Witch - Kim Nguyen
Cile: No - Pablo Larrain 
Colombia: El Cartel de los Sapos - Carlos Moreno
Corea del Sud: Pietà - Kim Ki-duk 
Croazia: Cannibal Vegetarian - Branko Schmidt
Danimarca: A Royal Affair - Nikolaj Arcel
Estonia: Mushrooming - Toomas Hussar
Filippine: Bwakaw - Jun Lana
Finlandia: Purge - Antti Jokinen
Francia: Quasi amici - Eric Toledano e Olivier Nakache
Georgia: Keep Smiling - Rusudan Chkonia
Germania: Barbara - Christian Petzold
Giappone: Our Homeland - Yong-hi Yang
Grecia: Unfair World - Filippos Tsitos
Hong Kong: Life Without Principle - Johnnie To 
Islanda: The Deep - Baltasar Kormákur
India: Barfi! - Anurag Basu
Indonesia: Tiny Dancer - Ifa Isfansyah
Iran: - non partecipa per boicottaggio -
Israele: Fill The Void - Rama Burshtein 
Italia: Cesare deve morire - Paolo e Vittorio Taviani 
Kazakistan: Myn Bala - Akan Satayev
Kenya: Nairobi Half Life - David ‘Tosh’ Gitonga
Macedonia: The Third Half - Darko Mitrevski
Messico: After Lucia - Michel Franco
Marocco: Death For Sale - Faouzi Bensaïdi
Norvegia: Kon-Tiki - Joachim Rønning e Espen Sandberg
Olanda: Kauwboy - Boudewijn Koole
Polonia: 80 Million - Waldemar Krzystek
Portogallo: Blood of My Blood - João Canijo
Repubblica Ceca: In The Shadows - David Ondricek
Repubblica Dominicana: Check Mate - José María Cabral
Romania: Beyond The Hills - Cristian Mungiu 
Russia: White Tiger - Karen Shakhnazarov
Serbia: When Day Breaks - Goran Paskaljević
Slovacchia: Made in Ash - Iveta Grófová
Slovenia: A Trip - Nejc Gazvoda
Spagna: Blancanieves - Pablo Berger
Svezia: The Hypnotist - Lasse Hallström
Svizzera: Sister - Ursula Meier
Territori palestinesi: When I Saw You - Annemarie Jacir
Thailandia: Headshot - Pen-Ek Ratanaruang
Ucraina: Firecrosser - Mykhailo Illienko
Ungheria: Just The Wind - Benedek Fliegauf
Venezuela: Rock, Paper, Scissors - Hernán Jabes
Vietnam: The Scent of Burning Grass - Nguyen Huu Muoi